Tenno: discarica di inerti sequestrata

La notizia: sabato 4 aprile i NOE hanno sequestrato anche la discarica di inerti di Tenno, nell’omonimo paesino, uno dei borghi più belli del Trentino, sopra il Lago di Garda. Il sequestro segue  quello della discarica di Monte Zaccon (Comune di Marter, in Valsugana) e quella di Sardagna (Comune di Trento).  Sembra che i NOE avrebbero rilevato nel sito della discarica metalli pesanti oltre i limiti consentiti dalla legge e ben 14.000 tonnellate di rifiuti in più rispetto alle 40.000 tonnellate annue previste dall’autorizzazione rilasciata dalla Provincia.

Commento: Lo avevo scritto: quella discarica di inerti è a rischio ed è sospetta. Perché lo scrivevo? Bastava andarci, guardare attentamente, fare due calcoli e ragionare. 1) Cosa ci fa una discarica di inerti in un grazioso paesino a vocazione turistica, adornato di oliveti, collocato fuori mano per il conferimento via camion, in quota sul livello della pianura, sopra la congestionatissima (traffico persone e camion) zona del Lago di Garda? 2) Perchè il Comune di Tenno prima ha deliberato di avviare una discarica di inerti da conferimento locale e poi ha deciso, senza confronto con i cittadini, di trasformarla in una discarica da conferimento sovraregionale? 3) Perchè, oltre a cambiare la provenienza possibile dei rifiuti, il Comune ha anche aumentato le tonnellate massime(la durata prevista per le attività di conferimento era dieci anni, nei quali dovevano essere conferite circa 400.000 tonnellate di rifiuti inerti) 4) Considerato che in estate del 2008 c’era già stato il sequestro di un camion diretto alla discarica, si poteva insospettirsi..e infatti…

Problemi ambientali e precedenti: Alcuni Consiglieri comunali di minoranza di Tenno e cittadini avevano presentato a Legambiente le loro perplessità sulla discarica, da un controllo in situ si era verificato come il conferimento fosse del tutto irrazionale sotto il profilo ambientale per tre motivi: 1) perchè trasportare rifiuti inerti da regioni lontane e dalla pianura alla montagna non ha alcun senso per ovvie ragioni energetiche 2) perchè la strada di accesso al sito della discarica impone di  passare di fatto in mezzo alle case e provocare così notevole disagio, rumore, inquinamento, polveri sottili e pericolo (si tratta di 20 camion al giorno, che prima non c’erano, in un piccolo paesino caratterizzato prima da semplice traffico locale) 3) Perché la quantità del conferimento previsto è tale da cambiare del tutto il paesaggio del sito di conferimento, che oggi è un avallamento naturale e fra dieci anni sarà diventato un semi-piano. Attenzione:  Tenno è anche il Comune che ha cercato nell’estate del 2008, di approvare la settima variante al PRG, con interessi di parte di consiglieri e massime cariche(trasformazioni di destinazione d’uso dei terreni privati da agricolo di pregio e primario in edificabili e alberghieri), 100.000 metri cubi di nuova edificazione(piccolo comune), campo da golf 18 buche anche attorno al lago, stravolgimento del paesaggio da borgo alpino. Il disastro è stato per ora bloccato da cittadini, Provincia anche con l’aiuto di una Bandiera Nera di Legambiente.

Perché il Comune di Tenno l’ha voluta? Si dice: questione di cassa. Il Comune ha motivato la scelta spiegando che la discarica porterà del denaro alle casse del Comune e che la ragione per la quale quegli inerti non possono restare in Veneto e Lombardia (da dove provengono) sarebbe che in quelle regioni non vi sono abbastanza discariche a norma di legge per quel tipo di conferimento.

Suggerimenti tematici: 1) Le associazioni ambientaliste affermano da anni che in Trentino non devono entrare rifiuti da fuori (con la stessa etica, simmetricamente, la Giunta Provinciale motiva la costruzione dell’inceneritore di Trento, perché da qui nulla dovrà uscire), eppure rifiuti da fuori continuano a entrare, è evidente 2) Le associazioni ambientaliste affermano da anni anche che sul piano generale manca una progettualità sulla riduzione e sulla gestione dei rifiuti, a livello nazionale. Ma dicono anche da tempo che la Provincia di Trento dovrebbe e potrebbe almeno dialogare con le regioni vicine per trovare alcune soluzioni comuni: si potrebbe partire dal governo degli inerti, per esempio. Si scava molto nel Nord Est, si continua a scavare, anche in Trentino. E se l’edilizia dovrà ripartire in Italia  (con il pessimo Piano Casa del Governo Berlusconi) forse avremo molti più inerti. E se  dovessimo trovarci anche il mega- cantiere della Ferrovia del Brennero? Sembra opportuno avere una soluzione rigorosa sin da ora.

Partecipazione: Anche in questo caso si riscontra l’assenza totale della partecipazione dei cittadini del Comune di Tenno, sull’ennesima decisione importante per l’urbanistica, il governo del territorio e la qualità della vita.

1 thoughts on “Tenno: discarica di inerti sequestrata

  1. Sul perché, prevalentemente di notte, col favore delle tenebre, alla discarica di Tenno arrivano camion carichi di spazzaturaprovenienti da località molto distanti dal Trentino, si potrà discutere a lungo, ma sono sicuro che alla fine le autorità riusciranno a elaborare una risposta pacata, prolissa e, apparentemente, assennata. A me personalmente non interessa punto, tanto saranno i soliti astrusi esercizi in burocratese di sempre, privi di senso.
    Piuttosto, qualcuno si è interrogato sul rischio che il sottile diaframma che contorna il lato ovest della discarica affacciandosi su una ripida pendenza, proprio sopra i villaggi di Cologna e Gavazzo, ceda sotto la pressione dei rifiuti compattati, causando una tragedia da fare impallidire quella della val di Stava? Be’, se sì, e soprattutto, se ha delle risposte, mi scriva. Secondo alcuni geologi che hanno visitato il sito, il pericolo è reale.

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