Questa è la prima pagina del quotidiano “Trentino”, oggi (sabato 22 novembre 2008) in edicola.
Io scrivo per questo giornale (pagine della cultura e a volte cronaca e editoriali). Questa mattina, dopo aver visto la prima pagina, con coraggio ho scritto una lettera alla redazione e alla Direzione per protestare, in quanto donna e in quanto giornalista (naturalmente devo specificare, a scanso di denunce, di non essere iscritta all’Ordine dei Giornalisti). Aggiungo che in questi giorni a Trento si espone una bella e lucida mostra sulla prostituzione e sullo schiavismo sessuale, accanto alla quale si propongono diverse interessanti iniziative per parlare di sfruttamento e tratta degli esseri umani. Lo stesso giornale (il “mio” Trentino) se ne è occupato dando il giusto risalto alla cosa. E’ una contraddizione, allora, pubblicare così questa immagine, che rappresenta le donne nel modo più triste e piatto. Ho grande rispetto per il giornalismo, al quale sto dedicando la mia vita (in parte) con gradi sacrifici economici, per tacere.
Sotto pubblico la mia lettera. Se ritenete che le mie ragioni siano valide, vi prego di scrivere alla redazione all’indirizzo:
all’attenzione del Direttore Tiziano Marson e del Vice Direttore Andrea Iannuzzi
Testo della lettera inviata oggi da Maddalena Di Tolla Deflorian alla (sua) redazione del quotidiano “Trentino”:
Buongiorno,
mi permetto di esprimere con fermezza da donna (che vorrebbe affermate ed emancipate le doti di intelligenza, professionalità, umanità delle donne come degli uomini) ed anche da collaboratrice di questo giornale (dove sempre si recita il mantra “spazio ne abbiamo poco (per le cose serie…)”,
il mio totale dissenso e la mia delusione per la incomprensibile scelta del mio giornale, di piazzare in prima pagina, addirittura al centro, il sedere dorato e profumatamente pagato di Naomi Campbell, e di dare in questo modo spazio a una non-notizia.
Ci sono più ragioni per essere stupiti e delusi:
Donne 1 : le donne, per una evidente ragione di dignità umana (ma anche del giornale) non dovrebbero più essere rappresentate a partire dai loro sederi, seni, occhi languidi. Inutile poi sprecare inchiostro negli articoli, per parlare delle iniziative di questi giorni contro lo sfruttamento sessuale: così questo giornale diffonde esattamente la bassa cultura della mercificazione dei corpi umani (tra l’altro in modo davvero stereotipato: manco originali siamo!)
Donne 2: Avete piazzato quella orribile foto proprio sopra il box “Una donna sindaco? Vota su…”: beffarda disattenzione o volontà di essere stupidamente ironici?
Serietà: In ogni caso dove sarebbe la notizia? Chi se ne frega se una riccona arrogante – che per diventare ricca non ha inventato medicine salvavite o preso un Nobel per la Fisica ma ha venduto per dollari sonanti il suo bellissimo corpo – viene in vacanza o altro a Campiglio? Cos’è, marketing territoriale low cost, pubblicità nazionalpopolare?
Affronto: Mi sembra un affronto mettere quella foto con quella non-notizia sotto l’articolo dedicato agli stop nelle fabbriche: Naomi Campbell per mostrare quel sedere guadagna più o meno, nel tempo rapido di un flash, i soldi che un operaio in Cassa Integrazione si porta a casa in qualche mese, magari dopo aver rischiato di finire come le vittime di tanti incidenti sul lavoro.
Turismo: Infine: questa è la considerazione del turismo che abbiamo in redazione? Mi sembra offensivo anche verso i tanti operatori del turismo che si sbattono con grandi sacrifici per proporre cultura, sport, enogastronomia ben fatta, identità, serietà eccetera. Perché ogni giorno non mettiamo in prima pagina la foto di qualche contadina, oppure di donne affermate sul lavoro, o di qualche imprenditrice delle energie rinnovabili, del turismo sostenibile..? Voi mi direte che così si vende. Certo, anche l’anima.
cordialmente, con disappunto
Maddalena