Articolo da me scritto e pubblicato dal quotidiano Trentino in data lunedì 7 settembre. Si ringrazia l’editore
Mobilità e vivibilità sono ambiti problematici per le Alpi turistiche.
Se ne è parlato a Cavalese, sabato sera, con Marco Onida, Segretario della Convenzione delle Alpi, ospite della locale sezione Sat.
Onida ha presentato le indicazioni che la Convenzione offre agli amministratori, per affrontare il problema su scala regionale.
“Il nodo della mobilità -ha ricordato “ è una questione di organizzazione ma anche culturale. Si affronta al meglio attraverso la cooperazione fra enti, con accordi locali e sovraregionali e un lavoro di informazione e sensibilizzazione di cittadini e operatori.” L’analisi dei flussi di traffico mostra che il 72% del traffico alpino è interno. Il 20% dei flussi proviene dal turismo. “In tutti i paesi alpini più dell’80% degli spostamenti turistici avviene con l’auto privata, solo la Svizzera fa meglio (70% circa), infatti ha creato una mobilità alternativa bene organizzata.”
Proprio nello spirito della Convenzione delle Alpi, che fonda il successo delle azioni di governo del territorio sulla cooperazione fra enti, è stato sottoscritto recentemente per la Val di Fiemme un innovativo protocollo d’intesa sugli obiettivi strategici per lo sviluppo del territorio verso la vivibilità. L’impegno è creare un “Distretto della vivibilità”, che persegua la mobilità sostenibile integrata, fortemente orientata al servizio pubblico, la produzione di energia da fonti rinnovabili e politiche di risparmio energetico e la promozione culturale e la formazione sul territorio, con particolare attenzione a creare le condizioni sociali e culturali per fermare i giovani nelle valli.
Enti firmatari sono Comuni, Comprensorio, Provincia, Magnifica Comunità , APT, Comitato organizzatore dei Mondiali di Sci 2013. Primo obiettivo concreto è avere infatti per i Mondiali la mobilità alternativa. Sono previsti trasporto urbano integrato con biciclette, bus, mezzi eco-compatibili e percorsi ciclo-pedonali sulla S.S. 48, liberata dal traffico nei paesi, grazie ai raccordi viari paesi-strada di fondovalle.
“Sarà anche un fattore di promozione: la qualità della vita è un ottimo argomento di attrazione” ha ricordato Bruno Felicetti, Direttore dell’APT.
La Provincia si è impegnata a completare per il 2012 le connessioni tra i paesi e la strada di fondovalle e a cofinanziare altre opere. Sono previsti parcheggi di attestamento all’ingresso dei paesi, isole pedonali, collegamenti a basso impatto con Passo Lavazè, Alpe di Pampeago, Bellamonte, Parco di Paneveggio e fra pista ciclabile e singoli paesi.
“Sembra davvero nello spirito della Convenzione” ha commentato il Segretario Onida, promettendo collaborazione. Inizia la sfida.
Commento esclusivo per il blog, non inserito nel pezzo pubblicato: La vera sfida della sostenibilità in Trentino Alto Adige è davvero nelle valli come Rendena, Fiemme e Fassa o nella valle dell’Adige, con i loro notevoli numeri di turisti, posti letto, spostamenti e impatti. Però dieci anni fa queste erano le proposte del movimento ambientalista, accusato di sbagliare. Se li avessero ascoltati, presi sul serio. Adesso i Comuni considerano la Convenzione delle Alpi uno strumento utilissimo. Il trattato è fortemente ambientalista, ed è stato voluto soprattutto dalle associazioni e ancora oggi risulta troppo spesso trascurato dagli Stati. Nemo profeta per tempo….:-)